A un metro da te è un film strappalacrime, drammatico che narra di una ragazza di nome Stella e di un ragazzo di nome Will.
All’inizio io non volevo andarlo a vedere per via dei miei pregiudizi, poi grazie ad un’amica sono andato e devo dire che lo consiglio, perché ha un finale abbastanza interessante.
Stella e Will non possono né toccarsi né stare a meno di due metri l’uno dall’altro perché avendo entrambi la fibrosi cistica, una malattia polmonare, hanno molta probabilità di prendere un virus che li ucciderebbe.
Nonostante tutto, loro si mettono insieme e cercano in tutti i modi di poter stare più vicini.
Stella e Will sono molto diversi: lei è una ragazza molto precisa ed organizzata, ma anche una vlogger molto attiva sul suo canale.
Will è l’opposto: è un ragazzo disordinato e che si concede molti strappi alle regole, infatti la prima volta che si incontrano non vanno proprio d’accordo.
Lei lo giudica male perché lo vede affittare la sua stanza ad una coppia in cerca d’intimità.
Il titolo “A Un Metro Da Te” è stato dato perchè i protagonisti del nostro film ad un certo punto decidono che due metri erano troppo per loro, quindi Stella permette a Will di starle ad un metro e qualche centimetro, distanza che loro misuravano grazie ad una stecca da biliardo.
ATTENZIONE SPOILER
Mentre i due vanno a farsi un giro, Stella cade da un ponte (basso) e finisce a schiena in giù sul lago ghiacciato, che si spacca e la ragazza rischia di annegare, Will la salva ma nell’operazione la tocca e le fa la respirazione bocca a bocca.
Questo fatto lo preoccupa perché ha paura di averle trasmesso il virus.
Nel frattempo a Stella arriva un messaggio dalla sua dottoressa, la quale la invita a tornare in ospedale perché erano disponibili dei polmoni per lei.