Roma è la nostra capitale e conta circa 3’000’000 di abitanti. Roma era, al tempo dell’impero romano, una città di mondo; come se fosse la New York dei giorni nostri. Roma è ricca di storia, di strade, di parchi, di spazzatura…. Roma è tutto. Roma ha anche perciò un etimologia molto complessa e intrigata. Le interpretazioni sull’etimologia della parola Roma sono diverse ed ognuna ha quel qualcosa di affascinante e di misterioso che, anche se chiaramente fantastico e leggendario, cattura la nostra curiosità.
La più antica interpretazione risale a Servio, vissuto tra il IV ed il V secolo d.C. Questo sosteneva che il nome “Roma” derivasse da un nome arcaico del Tevere, “Rumon” o “Rumen“, la cui radice deriva dal verbo “ruo“, ovvero scorrere, sicché Roma avrebbe significato la Città sul Fiume.
Gli storici di lingua greca, invece, desiderosi forse di considerare Roma una città di origine ellenica, narravano l’arrivo di profughi troiani sulle coste laziali dove Enea, il loro capo, avrebbe fondato una città dandole il nome di una delle donne, “Ρωμη“. In un’altra versione della leggenda “Ρωμη” diveniva la figlia di Ascanio e la nipote di Enea, mentre in un’altra ancora si narrava che “Ρώμη“, una troiana giunta in Italia con alcuni suoi compagni, sposò Latino ed ebbe due figli, “Ρωμός” e “Ρωμυλος” (Remo e Romolo), i quali fondarono la città dedicandola alla madre.
Un altra teoria sull’origine del nome della città, sempre di origine ellenica, sostiene quanto Roma derivi dalla parola greca ρωμη, la forza. A Roma infatti veniva spesso dato l’attributo dell’invincibile, della più forte, dovuto anche alla formazione di un impero vastissimo, durato 1000 anni.
Da ricordare è anche l’origine del termine, mediante la leggenda della fondazione della città, dove si narra che Romolo diede il proprio nome per la fondazione della città.
Un’altra importante interpretazione sull’etimologia del termine ricorda che il primo nucleo del Palatino, risalente circa alla fine del 2000 a.C., avesse un altro nome di matrice Etrusca: Ruma. Il termine “ruma“, con le varianti “rumis” e “rumen“, significava, sia nel latino arcaico che nell’etrusco poppa. Se questa fosse l’origine del nome, potremmo interpretare “ruma” non solo come mammella che offre il nutrimento e la vita ma anche, in senso traslato, come sede delle forze vitali racchiuse nel petto e dunque forte, analogo al latino “valentia” ed al greco “ρωμη“.
Quest’ultima ipotesi ci spiega infine il significato della statua rappresentante la lupa, che allatta Romolo e Remo.