Acqua non ha una grande etimologia, una grande origine complicata e contorta che appena la scopriamo ci fa meravigliare o sorridere. Tuttavia ho deciso di scriverla lo stesso, proprio per la sua essenzialità e importanza che ha nel mondo in cui viviamo. Sarò perciò piuttosto breve.
“Acqua” deriva dalla radice Indoeuropea “ak-“, che significa piegare. La stessa radice è presente nel Sanscrito “ak-na”, piegato e, con uno scambio di suoni fra c, p e f , nel sanscrito “ap”, succo, acqua e nello Zendo “afs“, umore, acqua. Infine, abbiamo il latino “aqua” che si avvicina moltissimo al lemma italiano. L’acqua dunque è rappresentata come sostanza che si piega, assumendo la forma di ciò che la contiene. Al contempo rende più facilmente la piegatura di alcuni materiali.
Sono riuscito a trovare poche informazioni sull’origine di questa parola, e lascio dunque a voi, miei lettori, il compito di ricercare la sua etimologia con più profondità. Com’è possibile che una parola tanto importante sia così poco profonda etimologicamente? Pensate soltanto all’idea che sia il IV elemento, a quanto sia presente nella religione (battesimo) e infine a quanto sia importante per la vita sulla Terra.