C’era qualcosa di magico in un’isola: bastava quella parola a eccitare la fantasia. Si perdeva contatto col resto del mondo, perché un’isola era un piccolo mondo a sé.
Ciao a tutti! Oggi sono quì per recensire un libro che ho letto la scorsa estate e che mi ha tenuta incollata alle pagine dall’inizio alla fine. L’autrice, Agatha Christie, é decisamente una delle mie preferite. Ho letto diversi suoi libri e posso assicurarvi che il suo principale punto di forza é la capacità di riuscire a creare un interesse tale nel lettore da non farlo staccare dal volume per il crescente desiderio di sapere come la storia procede. Dieci piccoli indiani é senza ombra di dubbio tra quelli che hanno saputo catturarmi di più; ha un ritmo incalzante che mi ha fatto divorare il libro senza neanche rendermene conto.
Al centro del romanzo c’é un mistero: sull’isola in cui si svolgono le vicende ci saranno degli omicidi che porteranno i presenti a sospettare l’uno dell’altro. Ogni volta che pensavo di essere sulla giusta strada per individuare il colpevole avveniva qualcosa che mi faceva ricredere, ed é andato avanti così fino all’ultima pagina. È una storia che sono sicura possa essere apprezzata da chiunque ami i misteri. Non credo questo libro sia adatto ai minori di dodici anni perché potrebbe suscitare paura in chi è maggiormente impressionabile. È un libro leggero per il ristretto numero di pagine e da leggere in una sola giornata.