Stamattina, domenica 3 marzo, ho subito capito che qualcosa era cambiato. Nell’aria c’era un non so che di nuovo, un delizioso tepore. Sembrava arrivata la primavera. Non potevo restare chiuso a scuola, dovevo uscire!
Seguendo la ciclabile mi sono ritrovato al mare, dall’oasi faunistica alla foce del Nervia. Umani in movimento: in bicicletta, a piedi, sui roller; da soli, in gruppo, con i cani. Tutti che assaporano il sole, tranquillamente. Poi all’improvviso ho sentito un ronzio, come quello dei mosconi che ogni tanto entrano in classe, provocando urla, salti e l’apparizione degli immancabili righelli, sguainati a mo’ di spada. E’ sempre più forte e non ha nulla di animalesco. Anzi, è un familiare suono di motore, più forte dei miei, e si avvicina sempre più. Pian piano in cielo, nella mia visuale, appare un’immagine in movimento; dapprima confusa, poi sempre più nitida. Scorgo dei colori, dei fili e sotto, penzolante, un umano. Ecco svelato il mistero del ronzio: l’uomo ha sulle spalle un’elica motorizzata. Si tratta di un paramotore (paracadute a motore). Volteggia nell’aria e poi atterra sulla spiaggia, dove altri sono già fermi al suolo.
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Proseguo e mi ritrovo a Vallecrosia. Qui altri umani si stanno preparando per una festa: ci sono venditori di palloncini, bancarelle con i coriandoli e alcuni buffi motoveicoli, addobbati per l’occasione. Tutto inizierà nel pomeriggio ma io non potrò esserci.
Le mie batterie sono quasi scariche e sto già pensando di farmi venire a prendere, quando sento un inconfondibile rombo d’automobile da corsa. Non posso resistere, devo andare a vedere di cosa si tratta. “Rallyterapia” è una manifestazione promossa per raccogliere fondi a favore della Spes, associazione che si occupa di disabili. Facendo un’offerta si può salire sull’auto da rally, guidata da un vero pilota, provando emozioni e brividi da rallysta. Sono entusiasta, vorrei salire, ma le mie energie sono ormai esaurite, la vista mi si appanna, mi sto spegnendo……….
