La mela è un frutto originario dell’Asia. Coltivata prima in Mesopotamia e poi in Egitto nella valle del Nilo, la mela viene importata dai Greci e successivamente dai Romani nelle coste del mar Mediterraneo, giungendo così in Italia. Questo frutto è presente in numerose culture, come in quella latina, in quella cristiana, celtica, greca etc…… La mela inoltre conserva quasi sempre lo stesso significato in ciascuna di queste: la conoscenza. Tuttavia la mela non rappresenta soltanto una conoscenza positiva, bensì anche una negativa.
Nella lingua latino-cristiana il termine “mela” deriva dalla stessa radice del termine male, dal latino “malum”. Questa parola ha origine dalla radice indoeuropea “mal”. Da “mal” derivano numerose parole, sia con significato positivo e dolce come miele, molle, malva, sia con significato negativo come male, molestia, malvagità…… La mela quindi, pur essendo un frutto dolciastro, conserva comunque un lato più amaro, più nero che adesso andremo ad analizzare.
Nella cultura latino-cristiana infatti vediamo per la prima volta questo frutto all’interno della genesi, dove è rappresentata come unico frutto che i primi uomini, Adamo ed Eva, non potessero mangiare. Tuttavia, ci racconta la Bibbia, Eva spinta dalla voglia di conoscere, di sapere di più, la coglie e la assaggia. Sebbene questo sia visto dalla religione Cristiana come un oltraggio contro la parola di dio, questo rappresenta invece il primo passo per l’umanità, ossia la voglia di apprendere, di conoscere, di sapere.
Anche nella cultura greca il frutto prende questo significato, con una leggera sfumatura: la discordia. Quando Paride decide che la mela d’oro, il pomo d’oro, debba andare nelle mani di Afrodite, provoca discordia, rancore, rabbia, male che porterà allo scoppiare di una guerra durata 10 anni. Mentre Ercole in una delle sue fatiche dovrà ricercare un frutto che da la conoscenza, un frutto ignoto e misterioso, andrà proprio incontro all’ albero dalle mele d’oro. Dopo che Persefone, rapita da Ade e portata negli inferi, avrà finalmente l’occasione di ritornare in superficie, imbrogliata da Ade a mangiare una melagrana, spinta dalla voglia di assaggiarla, di conoscere, cade vittima di un incantesimo che la terrà sottoterra per 6 mesi l’anno.
Oltre alla cultura classica questo simbolo è presente anche in quella celtica, in quella germanica, come raccontano le vecchie fiabe popolari: la storia di Biancaneve. Tuttora presente nella nostra società (Apple), la mela rappresenta non solo la dolcezza del conoscere, ma anche tutto ciò che c’è di aspro e di amaro dietro di essa, dietro il suo gusto, il suo sapore, il suo sapere.